carciofi alla giudia



I carciofi alla giudia sono un tipico contorno della gastronomia Laziale, in particolar modo della città di Roma, dove questo piatto è stato inventato. I carciofi alla giudia sono un piatto classico, molto semplice da preparare ma allo stesso tempo capace di esaltare l'aroma e il sapore di questo ortaggio. La storia di questo piatto ci riporta indietro nel tempo e nello spazio, nel ghetto ebraico di Roma. Qui, le massaie Ebree, utilizzando la "mammola" romana, ovvero il carciofo tipico del Lazio, preparavano questo piatto semplice ma gustoso che veniva mangiato in particolar modo nel periodo della ricorrenza di Kippur. Kippur, chiamata anche festa dell'espiazione, è un giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere e da qualsiasi lavoro o divertimento e ci si dedica solo al raccoglimento e alla preghiera. Dopo avere passato 24 ore di digiuno, gli Ebrei solitamente mangiavano i carciofi che per questo motivo furono chiamati "alla giudia". Come prepararli Per prima cosa occupatevi della pulizia dei carciofi: iniziate eliminando le foglie esterne più dure, fino ad arrivare a quelle interne più morbide. Va eliminata, partendo dalle foglie esterne, la parte viola di ogni foglia, aiutandovi con un coltellino a lama curva, facendo attenzione a non intaccare la foglia sotto, procedendo così via via verso l'interno. Alla fine di questa operazione, il carciofo ha assunto la forma rotonda di una rosa. In tal modo il taglio si effettua a spirale e di ogni foglia viene ad essere eliminata la parte legnosa e conservata la parte tenera. A questo punto eliminate le attaccatture delle foglie esterne che avete tolto all'inizio e la parte esterna e più coriacea del gambo. Immergete quindi i carciofi così puliti in una bacinella con dell'acqua acidulata, per almeno 10 minuti. Toglieteli dall'acqua, scolateli, asciugateli e batteteli l'uno contro l'altro per far si che le foglie comincino ad aprirsi. Fate scaldare in un tegame dell'olio in una quantità tale che i carciofi ne siano ricoperti. Immergete quindi i carciofi e lasciateli nell'olio caldo, ma non bollente (140/150 °C andranno bene) per 10-15 minuti, tempo necessario affinchè cuociano senza però diventare troppo molli, per verificare la cottura basterà punzecchiare la base del carciofo con i rembi di una forchetta, se la forchetta penetrerà nel carciofo, potete toglierlo dall'olio. Toglieteli dall'olio, lasciateli raffreddare capovolti in un vassoio per una ventina di minuti e, con una forchetta, aprite le foglie dall'interno verso l'esterno a mo' di fiore in modo che assumano la caratteristica forma a "rosa sbocciata". A questo punto, condite l'interno dei carciofi con sale ed abbondante pepe e lasciateli riposare per qualche minuto per far si che si insaporiscano per bene prima della cottura. Spruzzateli con dell'acqua (o con del vino bianco) e immergeteli nell'olio, alzando lievemente la temperatura ma facendo attenzione a non bruciarli. Toglieteli dopo circa 1 minuto e metteteli ad asciugare su un foglio di carta assorbente. Servite ben caldi e....buon appetito! un consiglioLa prima cosa da dire è sicuramente che per la realizzazione di questo piatto i carciofi devono essere asolutamente quelli romani, che potete trovare anche con il nome di "mammole" o "cimaroli" e che hanno la caratteristica di essere rotondi, senza spine, molto teneri e senza barba interna. Altro accorgimento: per friggere usate dell'olio extravergine d'oliva, al posto dell'olio di semi, che renderà il vostro piatto più digeribile ed i vostri carciofi più croccanti. curiosita'Ai giorni nostri, per mangiare i carciofi alla giudia, quelli veri, bisogna recarsi a Roma nelle zone dove anticamente sorgeva il ghetto, piene di ristorantini e trattorie dove si possono gustare piatti Ebraico-Romani. il video della ricetta. http://www.youtube.com/watch?v=qRcNR40gGmg I carciofi alla giudia sono un tipico contorno della gastronomia Laziale, in particolar modo della città di Roma, dove questo piatto è stato inventato. I carciofi alla giudia sono un piatto classico, molto semplice da preparare ma allo stesso tempo capace di esaltare l'aroma e il sapore di questo ortaggio. La storia di questo piatto ci riporta indietro nel tempo e nello spazio, nel ghetto ebraico di Roma. Qui, le massaie Ebree, utilizzando la "mammola" romana, ovvero il carciofo tipico del Lazio, preparavano questo piatto semplice ma gustoso che veniva mangiato in particolar modo nel periodo della ricorrenza di Kippur. Kippur, chiamata anche festa dell'espiazione, è un giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere e da qualsiasi lavoro o divertimento e ci si dedica solo al raccoglimento e alla preghiera. Dopo avere passato 24 ore di digiuno, gli Ebrei solitamente mangiavano i carciofi che per questo motivo furono chiamati "alla giudia". Come prepararli Per prima cosa occupatevi della pulizia dei carciofi: iniziate eliminando le foglie esterne più dure, fino ad arrivare a quelle interne più morbide. Va eliminata, partendo dalle foglie esterne, la parte viola di ogni foglia, aiutandovi con un coltellino a lama curva, facendo attenzione a non intaccare la foglia sotto, procedendo così via via verso l'interno. Alla fine di questa operazione, il carciofo ha assunto la forma rotonda di una rosa. In tal modo il taglio si effettua a spirale e di ogni foglia viene ad essere eliminata la parte legnosa e conservata la parte tenera. A questo punto eliminate le attaccatture delle foglie esterne che avete tolto all'inizio e la parte esterna e più coriacea del gambo. Immergete quindi i carciofi così puliti in una bacinella con dell'acqua acidulata, per almeno 10 minuti. Toglieteli dall'acqua, scolateli, asciugateli e batteteli l'uno contro l'altro per far si che le foglie comincino ad aprirsi. Fate scaldare in un tegame dell'olio in una quantità tale che i carciofi ne siano ricoperti. Immergete quindi i carciofi e lasciateli nell'olio caldo, ma non bollente (140/150 °C andranno bene) per 10-15 minuti, tempo necessario affinchè cuociano senza però diventare troppo molli, per verificare la cottura basterà punzecchiare la base del carciofo con i rembi di una forchetta, se la forchetta penetrerà nel carciofo, potete toglierlo dall'olio. Toglieteli dall'olio, lasciateli raffreddare capovolti in un vassoio per una ventina di minuti e, con una forchetta, aprite le foglie dall'interno verso l'esterno a mo' di fiore in modo che assumano la caratteristica forma a "rosa sbocciata". A questo punto, condite l'interno dei carciofi con sale ed abbondante pepe e lasciateli riposare per qualche minuto per far si che si insaporiscano per bene prima della cottura. Spruzzateli con dell'acqua (o con del vino bianco) e immergeteli nell'olio, alzando lievemente la temperatura ma facendo attenzione a non bruciarli. Toglieteli dopo circa 1 minuto e metteteli ad asciugare su un foglio di carta assorbente. Servite ben caldi e....buon appetito! un consiglioLa prima cosa da dire è sicuramente che per la realizzazione di questo piatto i carciofi devono essere asolutamente quelli romani, che potete trovare anche con il nome di "mammole" o "cimaroli" e che hanno la caratteristica di essere rotondi, senza spine, molto teneri e senza barba interna. Altro accorgimento: per friggere usate dell'olio extravergine d'oliva, al posto dell'olio di semi, che renderà il vostro piatto più digeribile ed i vostri carciofi più croccanti. curiosita'Ai giorni nostri, per mangiare i carciofi alla giudia, quelli veri, bisogna recarsi a Roma nelle zone dove anticamente sorgeva il ghetto, piene di ristorantini e trattorie dove si possono gustare piatti Ebraico-Romani. il video della ricetta. http://www.youtube.com/watch?v=qRcNR40gGmg


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