Processo alla Goccia che fece traboccare il Vaso
Il Tribunale era gremito, per il processo più importante da quando il mondo era diventato grande, la causa contro la Goccia che aveva fatto traboccare il Vaso, un vero è proprio Caso.
E fu così che la Goccia d’Acqua da tutti sempre additata come la sola colpevole, decise di svuotare il sacco:
Signor Giudice sono stanca di essere da tutti additata come colei che causò del Vaso il traboccare, sono innocente non mi potete accusare, ormai questo dire è di dominio popolare mi dovete riabilitare.
Disse la Goccia nell’ansimare.
E il Giudice chiese:
Goccia d’Acqua fu o non fu lei a causare il travaso del vaso?
Si ma…
Goccia risponda alla domanda, la sua caduta nel vaso causò o no, il suo travaso?
Non c’era da parte mia premeditazione, caddi semplicemente caddi, così come può cadere una goccia d’acqua.
Risponda alla domanda? Si o No?
Si.
Disse con profonda amarezza la Goccia.
Venga chiamato al banco dei testimoni il Vaso.
Disse il Giudice.
Esponga pure i fatti Vaso.
E’ colpa di quella Goccia!
Disse il Vaso tutto rotto, nel vociar di botto.
Il mio travaso ha causato, e sono sicuro che lo aveva premeditato!
Ma secondo lei Vaso, lo avrebbe potuto evitare?
Chiese il Giudice.
Il Vaso tacque e il suo silenzio risuonò nell’aula come un eco accusatore.
Penso non ci sia altro da dire!
Concluse il Giudice nel ritirarsi per emetter sentenza.
La Goccia D’Acqua era febbricitante, accesa più che mai dalla rabbia sentiva quasi d’essere in gabbia, e forse in gabbia sarebbe davvero finita se la sentenza non l’avesse riabilitata, era davvero profondamente scoraggiata.
Dopo venti minuti che sembrarono un eternità, il Giudice tornò per emetter sentenza, ma prima di ciò chiese al Vaso un ulteriore udienza:
Vaso prima che cadesse la Goccia d’Acqua che la fece travasare, quante gocce nel suo cuore aveva potuto contare?
A dire il vero Giudice non saprei, io non conto le gocce!
Disse il Vaso con fare arrogante, e il giudice aggiunse:
E’ cosa risaputa che ogni Vaso ha una capienza limitata, come fa lei a non conoscere la sua portata?
Il Vaso era in difficoltà, la domanda del Giudice esigeva profondità:
Non sono io ad esser sotto processo ma è quella Goccia!
Disse il Vaso col la voce di uno che si scoccia.
Risponda alla domanda?
Disse il Giudice.
Non ho la misura della mia capienza è questo cosa centra sua eccellenza?
Disse il Vaso colmo di saccenza.
Vaso lei stai abusando delle mia pazienza, risponda con competenza e non divaghi con insulsa scienza. Ha o meno coscienza della sua capienza? Si o No?
Il Vaso calò il capo dicendo pieno di stizza:
No!
Fu allora che il Giudice si sentì pronto, ed emise sentenza:
Scagiono l’imputata per non aver commesso il reato, non è nella Goccia la colpa se il Vaso trabocca, è reo invero chi della sua misura non ha pensiero. Il Vaso lasciò che l’Acqua superasse l’orlo, perché di se non aveva alcun controllo. Sia pertanto completamente riabilitata la Goccia, la colpa è nel Vaso che ha causato il suo travaso, e poiché per prossimo è causa di affanno lo condanno a pagare ogni danno.
E da quel giorno la voce popolare il detto dovette cambiare:
E’ la goccia che fece traboccare il vaso,
perchè non aveva coscienza della propria limitata capienza.
perchè non aveva coscienza della propria limitata capienza.
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